Negoziazione e rinegoziazione con i fornitori
La consulenza esterna nella negoziazione e/o rinegoziazione con i fornitori viene vista come parere oggettivo/tecnico dalle parti, senza che la contrattazione interferisca quindi nel rapporto Cliente-Fornitore.
Anche piccole trattative in termini di costi unitari possono produrre, in taluni casi, anche importanti somme in termini di saving, generando fonti di finanziamento interno per maggiori acquisti (accedendo quindi a particolari scontistiche sulle quantità), oppure per investimenti o spese di altro genere. In accordo con la committente, viene redatto un prospetto di ribasso costi per la definizione di una proposta verso il/i fornitore/i o tramite incontro tra le parti, sempre supportato dalla consulenza esterna offerta.
Analisi e riduzione dei costi
Oltre alla riduzione dei costi proveniente dalla rinegoziazione degli accordi con i fornitori, la consulenza mirata all’analisi delle procedure in essere può far emergere possibilità di miglioramento delle stesse e con piccoli accorgimenti nelle varie fasi produttive, logistiche, di vendita od amministrative, può produrre rilevanti diminuzioni dei costi.
Ricerca e valutazione fornitori alternativi
Individuati con la committente gli eventuali fornitori da cambiare o da mettere “in gara”, viene fatto uno screening su possibili fornitori alternativi a sostituzione parziale o totale dei servizi o dei prodotti, al fine di ottenere il medesimo prodotto/servizio a migliori condizioni e/o di migliore qualità. L’individuazione di possibili fornitori alternativi è inoltre utile per momenti di picco produttivo non sostenibili dal provider esistente o come possibile sostituzione in caso di emergenza (es. chiusure per emergenza Covid / quarantena impianti) dando continuità di forniture. La presenza di almeno due fornitori per il medesimo servizio/prodotto, ha inoltre il vantaggio della competizione economica (al ribasso) e produttiva, facendone beneficiare l’azienda cliente.
Recupero note credito passive
Le azioni di Credit Management non si riducono al solo limite del Ciclo attivo, anzi, sono sempre più utilizzate anche nel Ciclo passivo per il recupero delle somme derivanti da note credito mai detratte dai pagamenti e/o mai rimborsate. Analizzata la posizione creditoria nei confronti del fornitore, viene attivata la procedura di sollecito e recupero del dovuto, fino ad eventuale avvio della pratica legale se necessario e definito con la committente.
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